Il bonus fiscale da 80 euro? Per ora contribuisce a far crescere a doppia cifra le aziende associate Univendita

Il primo semestre 2014 delle aziende associate Univendita si è chiuso con un fatturato di 674 milioni e 310 mila euro, pari a una crescita del 10% rispetto all’anno precedente. La progressione dei primi sei mesi dell’anno è frutto di un trend rialzista consolidato: il primo trimestre si era chiuso con un +6,2% nonostante l’Italia nel frattempo sia tornata in recessione.

“Da anni, nota il presidente di Univendita Ciro Sinatra, i nostri risultati sono in controtendenza rispetto al commercio tradizionale grazie all’efficacia della nostra formula distributiva in cui il venditore mette in gioco la propria professionalità e va a cercare il cliente finale proponendo prodotti di qualità con un servizio su misura”.

La sensazione di chi è quotidianamente a contatto con i clienti è che probabilmente a questo exploit abbia concorso in parte anche il bonus fiscale di 80 euro arrivato in primavera. Quello della vendita a domicilio è un andamento anticiclico considerando sia i dati Istat relativi ai primi sei mesi del 2014, in cui il valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio è diminuito dell’1% rispetto al 2013, sia i dati del Pil nel secondo trimestre dell’anno, in flessione dello 0,2%.

“Il cliente si può conquistare in due modi, con le campagne di sconti o con il servizio –commenta Sinatra–: la vendita a domicilio ha optato per il secondo filone, che è una scelta vincente a patto di mettere a disposizione dei clienti professionisti della vendita competenti e motivati. Così si ottiene anche il risultato di fidelizzare il cliente”.

Nel dettaglio, i comparti più dinamici sono stati beni durevoli casa (+11%) e cosmesi e cura del corpo (+8,3%) seguiti dagli alimentari e beni di consumo casa (+7,4%). Netta crescita del comparto altri beni e servizi (+15,8%) grazie al risultato positivo ottenuto dal settore viaggi e turismo. In crescita anche l’occupazione: il numero degli addetti alla vendita cresce del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2013, attestandosi a quota 70.000, con una componente femminile pari all’88,6%.

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