Auto ecologiche: da oggi al via gli incentivi 2014, il 50% riservato ai privati
Il decreto del Ministero dello sviluppo economico del 3 Aprile 2014, entrato in vigore da oggi 6 maggio 2014, dà il via alla fruizione degli incentivi statali 2014 fruibili per l’acquisto di veicoli ecologici. Non si tratta di una novità assoluta: tali incentivi sono già in essere dal marzo 2013 e dovrebbero durare fino a tutto il 2015.
Dei 45 milioni di euro originariamente previsti, per il 2014 sono disponibili circa 31 milioni di euro. A questi si devono aggiungere altri 32 milioni di euro, ossia i fondi non utilizzati nel 2013. Il totale a disposizione per il 2014 sale così a circa 62 milioni di euro. Per il 2015, ad oggi le indicazioni sono per fondi pari a 45 milioni di euro. Va tuttavia evidenziato come, analogamente a quanto accaduto con il taglio ai fondi 2014, detta soglia potrebbe essere sforbiciata.
Rispetto al 2013, gli incentivi 2014 avranno un occhio di riguardo per i privati. Con il decreto del 3 aprile scorso, il Ministero dello sviluppo ha riservato ai privati, che tecnicamente rientrano nella categoria “tutte le categorie di acquirenti”, è stato riservato il 50% dei fondi disponibili. Sui circa 63 milioni di euro, circa 31 milioni di euro spetteranno a questa categoria. Il vincolo è stato introdotto in quanto nel 2013 la quota di fondi riservata ai privati si è rivelata del tutto insufficiente a coprire la domanda. L’altra metà rimane destinata agli acquisti di veicoli ecologici destinati all’uso di terzi (taxi, noleggio, etc.) e all’esercizio dell’attività di impresa.
Gli incentivi per l’acquisto di veicoli ecologici da parte di privati per il 2014 sono:
– del 20% sul prezzo di acquisto fino ad un massimo di 5.000 euro se si acquistano veicoli che producono emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km.
– del 20% sul prezzo di acquisto fino ad un massimo di 4.000 euro se si acquistano veicoli che producono emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
Per la loro fruizione ci si deve affidare al concessionario dopo aver verificato che quest’ultimo aderisca all’iniziativa -e quindi contribuisca all’incentivo facendosi carico della metà (condizione posta dalle normative)- e che il fondo sia disponibile, ovvero non esaurito.
I venditori sono ovviamente liberi di aggiungere all’incentivo statale, o meglio alla parte che spetta loro, ulteriori sconti o riduzioni promossi dalle case produttrici. Tutte le pratiche burocratiche sono svolte dal concessionario.