Ir Top: incentivi alla quotazione per le Pmi in evidenza, tutte le novità del decreto sul credito d’imposta
Incentivi alla quotazione per le Piccole e Medie imprese ancora in primo piano. Ieri nel corso della conferenza stampa organizzata da Ir Top Consulting, “Bonus quotazione”: il decreto attuativo sul credito di imposta – potenzialità per Aim Italia” è stato presentato e illustrato il decreto ministeriale Mise-Mef in attuazione dell’art. 1 c. 89 della legge di Bilancio 2018 che ha introdotto il credito d’imposta sul 50% dei costi di consulenza sostenuti dalle Pmi a partire dal primo gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2020 e finalizzati all’ammissione alla loro quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo.
“La definizione del decreto attuativo è il segnale dell’importanza attribuita dal Governo alla crescita del mercato dei capitali per il futuro dell’economia italiana. Abbiamo lavorato per lo sviluppo di Aim Italia e questa norma va nella direzione di valorizzare il lavoro fatto a favore di un mercato nel quale abbiamo creduto e investito dalla sua nascita sviluppando un asset di conoscenza che oggi ci contraddistingue nella comunità finanziaria italiana”, ha dichiarato Anna Lambiase, amministratore delegato di Ir Top Consulting, secondo la quale il credito di imposta potrà stimolare un’ulteriore domanda di quotazioni di Pmi su Aim che, dal 2009 ha procurato oltre 3 miliardi di Euro di capitale alle società.
Nell’ambito del nostro supporto tecnico al Governo, spiega ancora Lambiase, le tematiche di approfondimento hanno riguardato la definizione della policy sotto il profilo dei «costi medi di Ipo» e la misura della norma in termini di risorse stanziate (80 milioni di euro). In particolare, le aree di analisi condotte dall’Osservatorio Aim sono state: tipologie dei costi di quotazione sul mercato Aim di Borsa Italiana, analisi di sensitività in base ai dati di raccolta media (7,2 milioni di euro) e mediana (5,3 milioni), i possibili impatti dell’incentivo fiscale sul numero di nuove Ipo e stima della misura e le evidenze empiriche del 2017. Considerando che ci attendiamo un importo medio sotto la soglia di 500mila euro, potranno beneficiare dell’incentivo circa 180 Ipo nel triennio 2018-2020.
Alla conferenza ha preso parte anche Stefano Firpo, direttore generale per la politica industriale, la competitività e le Pmi del ministero dello Sviluppo Economico, che ha ricordato che “Il provvedimento è già stato firmato dal ministro Calenda e dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale a maggio”.
Firpo ha poi sottolineato che “Il Mise con il Mef ha insediato da tempo un gruppo di lavoro sui vari temi di finanza, come i PIR, il crowdfunding, i mini-bond. In questo contesto si è riusciti a costruire questo provvedimento con l’idea di creare un meccanismo premiale per favorire l’accesso alla Borsa delle imprese, anche se per ora abbiamo potuto applicare questa norma solo per le Pmi. Abbiamo cercato di cogliere tutti i costi legati alla quotazione, che per una Pmi su Aim possono raggiungere il milione di euro, per dare un beneficio fiscale che fosse adeguato e tale da rendere effettivamente incentivante questa misura, e da qui è derivato il tetto massimo di 500mila euro.
Le novità del Decreto in sintesi
- tipologie di costi ammissibili a Credito di Imposta (CDI): advisor finanziario, Nomad, global coordinator, investor relations, legale, fiscale, revisione e comunicazione finanziaria
- ammesse a credito di imposta anche le spese di collocamento
- le spese possono consistere in un importo pattuito in misura fissa oppure parzialmente proporzionata al successo dell’operazione di quotazione.
- attestazione rilasciata dal presidente del collegio sindacale, oppure da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali, o da un professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
- CDI valido per tutte le tipologie di quotazione, con o senza aumento di capitale
- CDI utilizzabile esclusivamente in compensazione
- Mercati di quotazione: regolamentati o non regolamentati europei
- 500.000 euro il tetto massimo di CDI per singola PMI
- 160 il numero minimo di società in IPO finanziabili nel triennio
- presentazione dell’istanza a partire dal 1° ottobre dell’anno della quotazione sino al 31 marzo dell’anno successivo.