Osservatorio AIM Italia: i PIR grande opportunità di crescita per le PMI italiane
Ieri a Piazza Affari è stata presentata l’ultima versione dell’Osservatorio AIM Italia elaborato da IR Top Consulting. Diverse indicazioni sono emerse dallo studio della società guidata dall’Amministratore Delegato Anna Lambiase, dall’impatto dei PIR sulle PMI italiane alla presenza degli investitori istituzionali nell’azionariato delle società quitate sull’AIM fino al trend di crescita delle aziende che quotandosi in Borsa hanno deciso di allargare il proprio azionariato.
Per quanto riguarda l’impatto dei PIR, il mercato AIM Italia rappresenta quasi il 40% dell’universo Small Cap su cui questo tipo di strumento può investire. Nell’attuale scenario dei tassi di interesse, IR Top ipotizza che nei prossimi 5 anni possano confluire circa 3,3 miliardi di euro nel capitale di rischio delle società dell’AIM Italia.
Sul fronte degli investitori istituzionali che investono sul mercato AIM Italia troviamo al primo posto Banca Mediolanum, con investimenti pari a 45,8 milioni di euro nel capitale di 29 società quotate. Al secondo posto EFG International AG, con 40 milioni in 20 società, e al terzo Julius Bar Gruppe, con 20,9 milioni di euro impegnati nel capitale di 17 società. Gli investitori istituzionali presenti nell’azionariato delle società Aim Italia sono 60, di cui 23 italiani e 37 esteri.
Parlando specificatamente di PIR e delle principali istituzioni finanziarie che hanno creato o prevedono di lanciare fondi PIR compliant, tra investitori istituzionali che hanno già deciso di puntare sull’AIM Italia o che lo faranno a breve troviamo: Acomea, Amundi, Anima, Anthilia, Arca, Azimut, Banca Finnat, Banca Generali, BNP Paribas, Credem, Ersel, Eurizon, FIA Asset Management (Gruppo FARAD), Fideuram, Fidelity, Kairos, Mediobanca- Duemme SGR, Mediolanum Gestione Fondi, Schroders, Sella Gestioni, Symphonia, UBI Pramerica e Zenit.
Per quanto riguarda l’andamento delle 83 società quotate sull’AIM Italia, con una capitalizzazione di mercato complessiva superiore ai 4 miliardi di eurom e un giro d’affari a fine 2016 di 3,5 miliardi di euro, la crescita dei ricavi ha interessato il 68% delle società, con tassi di crescita superiori al 50% nel 18% dei casi. 23 società dell’AIM hanno distribuito dividendi nel 2017, con un dividend yield medio pari al 2,5%.
Guarda l’intervista a Anna Lambiase, Amministratore Delegato IR Top