Missione Rosetta: descrizione, obiettivi e viaggio alla scoperta del Sole di un pezzo di Made in Italy
Alle ore 17.04 italiane del 12 novembre il lander Philae della missione Rosetta si è posato sulla cometa cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Quello odierno rappresenta un punto d’orgoglio sia per la comunità scientifica italiana che mondiale. Diversi sono i pezzi di Made in Italy protagonisti della missione iniziata oltre 10 anni fa. Meno nota è la storia della missione Rosetta e del viaggio compiuto da Philae.
Il viaggio della Missione Rosetta
Lanciata il 2 marzo 2004 da Kourou, nella Guiana francese, il lander Philae ha percorso oltre 6 miliardi di chilometri. Sfruttando più volte l’effetto “fionda gravitazionale”, la sonda è stata accelerata una volta dall’incontro con Marte e tre volte da quello con la Terra.
La missione Rosetta ha volato in passaggi ravvicinati con gli asteroidi Steins nel 2008 e Lutetia nel 2010. Ha poi proseguito il cammino in stato di ibernazione dal 2011 al 2014 per raggiungere l’orbita della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko tra Marte e Giove.
Dopo il “letargo” durato 31 mesi, la sonda si è svegliata automaticamente il 20 gennaio scorso, comandata da un suo orologio interno e senza segnali provenienti dalla Terra, per proseguire il viaggio verso la tappa finale e principale del suo viaggio: la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, intorno cui ha iniziato a orbitare il 6 agosto di quest’anno e dove è atterrata oggi. Rosetta scorterà la cometa nel suo avvicinamento al Sole fino alla fine del 2015.
Descrizione della missione Rosetta
Rosetta è la missione Cornerstone del programma ESA Horizon 2000 dedicata all’esplorazione dei corpi minori del Sistema Solare. La navicella di Rosetta è composta da un orbiter, dove sono situati i sensori per gli esperimenti di remote sensing, e un lander, chiamato Philae.
Obiettivi Scientifici della missione Rosetta
Il principale obiettivo scientifico della missione è la comprensione dell’origine delle comete e delle relazioni tra la loro composizione e la materia interstellare quali elementi fondamentali per potere risalire alle origini del Sistema Solare.
La ricerca di materiali inalterati si ottiene tramite l’esplorazione cometaria poiché le zone esterne del Sistema Solare contengono materiale ricco di sostanze volatili che non è stato processato nelle zone interne caratterizzate da alte temperature.
L’esplorazione della cometa consiste nella caratterizzazione del suo nucleo e della chioma, la determinazione delle loro proprietà dinamiche, lo studio della morfologia e della composizione. In particolare, lo studio della mineralogia e dei rapporti isotopici degli elementi volatili e refrattari del nucleo fornirà informazioni preziose sulla composizione della nebulosa che, nei modelli correnti, si pensa sia stata all’origine del Sistema Solare.
Per raggiungere questi obiettivi la navicella orbiterà a lungo attorno alla cometa, seguendola nel suo viaggio di avvicinamento e poi di allontanamento dal Sole, mentre il lander Philae, una volta atterrato sulla cometa, permetterà di effettuare misure in-situ e di campionare del materiale alla superficie del nucleo per una analisi chimico-mineralogica dettagliata.