Italia terza in Europa per gli investimenti nel Regno Unito secondo il rapporto 2013-2014

Scritto il alle 11:24 da redazione [email protected]

Il rapporto annuale sugli investimenti 2013/14 pubblicato lo scorso 18 luglio da UK Trade & Investment, indica che grazie alla marcata crescita economica il Regno Unito continua ad attrarre investimenti diretti esteri (IDE), mettendo a segno il miglior risultato di sempre in quanto a numero di progetti e di posti di lavoro garantiti.

Il rapporto, reso noto da UK Trade & Investment, l’agenzia governativa che aiuta le imprese con sede nel Regno Unito ad affermarsi nell’economia globale e fornisce assistenza alle aziende estere che effettuano investimenti di alto profilo nella dinamica economia britannica, evidenzia che nello scorso anno finanziario:

• il Regno Unito ha saputo attrarre il maggior numero di progetti d’investimento in assoluto dagli Anni 80, periodo in cui sono iniziati i rilevamenti statistici;

• in totale sono stati 1.773 i progetti d’investimento avviati, il 14% in più rispetto all’anno precedente;

• si calcola che a tali progetti corrispondano 11.000 posti di lavoro. Di questi, quasi 66.000 sono nuovi, mentre 45.000 sono quelli esistenti e riconfermati;

• nel 2013/2014 UK Trade & Investment ed i propri partner hanno contribuito con i propri servizi ad attrarre 1462 progetti, pari all’82% di tutti i progetti registrati.

Le attrattive del Regno Unito per le imprese italiane

In base ai dati diffusi l’Italia è, a livello globale, l’ottava nazione investitrice nel Regno Unito e, a livello europeo, la terza. Ha generato 70 progetti, creando nuova occupazione per 1336 persone e riconfermando 2441 posti di lavoro. Sono numerosi i motivi per cui le imprese italiane scelgono il Regno Unito per la loro espansione internazionale:

• un quadro normativo stabile e prevedibile;

• regolamenti che favoriscono l’innovazione e l‟attività imprenditoriale;

• mercati aperti e trasparenti e l‟accesso a manodopera qualificata.

La disponibilità di centri di ricerca e sviluppo (R&S) e le politiche governative a favore dell’innovazione, quali crediti d‟imposta per R&S e il programma Patent Box per una tassazione agevolata sui prodotti coperti da brevetto, sono gli elementi di maggiore attrattiva per le startup italiane con prospettive di forte crescita e le aziende fortemente focalizzate sulla ricerca.

Un’analisi delle tendenze di settore degli investimenti compiuti dall’Italia segnala un aumento qualitativo dei progetti d’investimento che hanno usufruito del supporto del Team per gli Investimenti di K Trade & Investment in vari comparti. La meccanica e il manifatturiero avanzati sono di particolare rilevanza per l’Italia, che in tali settori rappresenta la quarta fonte mondiale d‟investimenti.

Vic Annells, Console Generale Britannico a Milano e Direttore Generale per il Commercio e gli Investimenti in Italia, ha dichiarato: “L’Italia dimostra ancora una volta la forza della propria avanzata realtà industriale e della sua base manifatturiera. Nell’ambito degli straordinari risultati globali ottenuti dal Regno Unito, spicca il terzo posto dell’Italia tra i maggiori paesi europei che hanno dato vita a progetti d’investimento. Imprese fortemente innovative hanno creato occupazione molto qualificata e rafforzato i rapporti tra i nostri due stati. Manifatturiero avanzato, energia, health-tech e ICT sono i settori principali, ad alta intensità di ricerca e d’investimento di capitali”.

I successi italiani nel Regno Unito

Ogni anno a gennaio il Consolato Generale Britannico di Milano e il Team per gli Investimenti di UKTI celebrano il successo delle imprese e personalità italiane che hanno scelto il Regno Unito per ampliare le proprie attività. La cerimonia degli UK-Italy Business Awards è l’evento, organizzato in collaborazione con Borsa Italiana, che premia sia le grandi imprese, sia le giovani e dinamiche startup che si sono avvalse dell’assistenza di UK Trade & Investment.

Nel 2013/14 tra i premiati vi sono stati nomi quali InvestIndustrial, il grande fondo d’investimento che ha acquisito il 37,5% di Aston Martin per 190 milioni di euro attraverso un aumento di capitale, e che sta investendo altri 500 milioni di sterline nell’esclusivo marchio automobilistico britannico. L’accordo consentirà ad Aston Martin d‟investire in nuovi prodotti e sviluppo tecnologico fino al 2018, in modo da cogliere tutte le opportunità del vivace comparto automobilistico britannico.

Premio anche a Zambon, una delle maggiori imprese italiane a conduzione familiare, attiva da 108 anni in ambito chimico-farmaceutico. Ha rilevato l‟azienda britannica Profile Pharma, un primo passo verso l‟espansione oltremanica in aree diverse (problemi respiratori, malattie rare, patologie neurovegetative). Zambon ha stretti rapporti con Università, centri d‟eccellenza e startup del Regno Unito, operando secondo il modello di open innovation che caratterizza l’approccio di questa casa farmaceutica in ambito di ricerca e sviluppo.

Un altro importante investitore è Seda, leader globale nell’imballaggio. Il gruppo ha annunciato investimenti per £18 milioni di sterline finalizzati all’ampliamento e alla modernizzazione del suo impianto esistente, con nuovi macchinari per far fronte alle crescenti richieste provenienti dal mercato nazionale e internazionale.

Ospite d’onore alla cerimonia degli Awards è stato Michael Fallon, allora Ministro di Stato per il Business e l‟Energia e recentemente designato Ministro della Difesa. “Il Regno Unito ha ricevuto un forte voto di fiducia dagli investitori stranieri – ha sottolineato il Ministro – a riconferma del suo ruolo tra le principali destinazioni mondiali del business”. E ha aggiunto: “UK Trade & Investment ha il compito di assicurare che questo rapporto si faccia sempre più stretto, stabilendo nuovi legami transnazionali tra governo, imprenditoria, industria e mondo accademico, per fare in modo che il Regno Unito rimanga il luogo di elezione‟ per gli investimenti diretti esteri provenienti dall’Italia”.

L’eccellente performance del Regno Unito relativamente alla sua capacità di attrazione degli IDE globali dimostra ancora una volta l’efficacia dei programmi del governo britannico, piano di strategia industriale incluso, per stimolare la crescita e la ripresa economica negli anni a venire.

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